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74. LUNGOFIUME – ESTERNO GIORNO |
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I due ragazzi camminano sull’argine del fiume. Attraversano un fiordo profondo e suggestivo. Poco distante, in direzione contraria al loro senso di marcia, si avvicina una zattera portata dall’acqua. Fermo sulle zampe forti, statuario ed immobile nella sua armonica bellezza, c’è un cavallo. Lo stesso cavallo del sogno di Arno. L’animale guarda davanti a sé, attento ed impassibile. I ragazzi sono rapiti da quella visione. Restano fermi a guardare finchè la zattera con l’animale non scompare in lontananza, portata via dalla corrente. Solo allora, alzato lo sguardo in alto oltre il fiordo, vedono finalmente la meta del loro viaggio: arroccato a strapiombo sulle montagne c’è il paesino che gli è stato indicato. Salgono tra gli alberi. Ora lo possono vedere dall’alto e chiaramente: fa impressione, sembra un luogo abbandonato. Il sole intanto sta calando dietro le montagne. |
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