il film |
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Il giovane Arno torna a casa, in una piccola comunità rurale composta dai suoi genitori Sara e Giovanni e dal vecchio Simone con sua nipote Lidia. Le case e le persone che le occupano sembrano sospesi in una lunga attesa, vaganti in un tempo svuotato in cui tutto sembra abbandonato, le cose come i rapporti tra le persone. Attorno a loro deve essere accaduto qualcosa di enorme, grave, importante. Cosa è accaduto? Cosa sta accadendo tra i membri di questa comunità? E Arno, con lo sguardo assente e sperso tra le pagine di un diario scritto da una donna, cosa ha visto? Quale segreto si porta dentro? Sembrano dei sopravvissuti. Ma a cosa? I loro discorsi parlano di una pioggia misteriosa che ha diffuso un’epidemia. L’acqua sembra essere pericolosa e quella potabile è poca. Mesi, forse anni sono passati dalla diffusione del contagio. L’emergenza è diventata ormai cronica e la loro vita si è riorganizzata tra rigide regole sanitarie e rapporti umani pieni di diffidenza. Arno però s’illude che i suoi genitori e Lidia si siano mantenuti incorrotti dagli eventi. Arno vorrebbe opporsi a questa “pandemia interiore”, a questa inesorabile decadenza umana che infetta ogni cosa. Ma forse e troppo tardi. Il ragazzo scopre le trame sommerse che legano i suoi familiari e decide di andar via, di partire per fare i conti col suo segreto o magari per ricominciare altrove. Dopo poco lo raggiunge Lidia e comincia il loro viaggio. Lungo il tragitto incontreranno un mondo da fine dei tempi: desolazione e violenza, cinismo e morte ma anche speranza e dolcezza. Tutto intorno a loro la natura selvaggia intanto abbraccia e cancella ogni traccia umana. Ma è proprio in questo mondo inghiottito dal disfacimento che Arno e Lidia porteranno un insensato desiderio di vita, di riscatto e di futuro fino al termine del loro viaggio e, ancora oltre, verso le nuove piogge. |
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